Il polivinilcloruro (PVC) è, indubbiamente, uno dei materiali polimerici più utilizzati nel settore del convogliamento di fluidi. Le sue caratteristiche lo rendono infatti particolarmente indicato per la fabbricazione di valvole, raccordi e tubi.
In particolare, il polivinilcloruro non plastificato (PVC-U) si distingue per un’eccezionale resistenza meccanica e chimica che lo rende adatto per più le svariate applicazioni industriali.
Un inizio poco promettente
E pensare che inizialmente non ebbe particolare successo come materiale. Osservato per la prima volta nel 1835 dal chimico e fisico francese Henri Victor Regnault all’interno di una bottiglia di cloruro di vinile lasciata esposta alla luce solare, rimase a lungo una curiosità chimica. Solo all’inizio del XX secolo il chimico tedesco Fritz Klatte insieme al russo Ivan Ostromislenskij provarono a sfruttare commercialmente questo nuovo materiale. Non ebbero particolare successo. Si scontrarono con le difficoltà tecniche legate alla lavorazione del materiale. L’estrema rigidità e la fragilità non permettevano di dargli forma e rendevano difficile qualsiasi tipo di applicazione.
L'inerzia chimica del PVC-U
Solo la successiva messa a punto di tecniche di lavorazione che consentono un buon controllo delle temperature ha consentito di utilizzare il PVC-U per una vasta gamma di applicazioni.
La fortissima inerzia chimica rende questo materiale idoneo per la costruzione di condotte per il trasporto di liquidi corrosivi. Inoltre la buona resistenza meccanica e termica permette di sfruttarlo in un ampio intervallo di pressioni e temperature. Risulta, quindi, particolarmente adatto per la produzione di tubi, raccordi e valvole che trovano applicazione anche all’interno degli impianti chimici.
L’inerzia chimica, insieme all’assenza di sostanze plastificanti, risulta un punto a favore anche per tutte le applicazioni in ambito alimentare. In questo settore, infatti, si deve essere particolarmente attenti all’eventuale rilascio di sostanze all’interno dei liquidi trasportati. L’assenza di plastificanti fa in modo che non si possano avere contaminazioni. L’inerzia chimica assicura che i liquidi alimentari trasportati non subiscano trasformazioni o adulterazioni. Per questo il PVC-U risulta essere un ottimo materiale di cui tenere conto nella progettazione e costruzione di impianti idraulici per il trasporto di acque potabili o di impianti industriali per la lavorazione di alimenti.
Gli ambiti di applicazione
Non solo tubi, valvole e raccordi: il PVC-U è anche il materiale degli amanti della musica. Il cosiddetto vinile dei dischi, infatti, è costituito da polivinilcloruro non plastificato. Inoltre la sua scarsa infiammabilità, legata alla presenza del cloro all’interno della sua struttura, lo ha reso per lungo tempo il materiale ideale per confezionare parrucche e pigiami per bambini. Oggi, per questa sua caratteristica è ampiamente utilizzato in ambito edilizio per la costruzione degli infissi così come degli impianti di scarico o delle grondaie.
Insomma un materiale che all’inizio della sua storia sembrava condannato per le sue proprietà è diventato, con il tempo, versatile ed eclettico.
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